Faust e la Luna

Per un commento esteso a Goethe, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/01/germania-romanticismo-nero-gothic-e_31.html

Info tratte da

Faust è ormai vecchio e ha speso la vita nello studio di tutte le scienza, anche di quella che trattato di Dio e delle cose divine (teologia) ma neppure da questa è stato condotto alla comprensione dei misteri della vita. Inoltre, Faust sente di ingannare i suoi allievi, perché é tormentato dal senso della vanità delle scienze, in cui ha smesso di confidare. Ed ecco perché Faust cede alla tentazione di rivolgersi alle forze occulte... Goethe stesso, da giovane, era stato affascinato dalla conoscenza delle forze segrete della Natura: si era occupato di alchimia e magia, vivendo un'esperienza romantica nel senso originario del termine. In un certo senso, Goethe prende da sé questa parte per dare vita al suo Faust...

"Per non dover dire, dopo così amare, sudate fatiche, quello che non so, per poter scoprire ciò che, nel profondo, tiene insieme l'universo e contemplare ogni attiva energia ed ogni primitiva sostanza e smetterla di rovistare nelle parole. O potessi tu, o piena Luna, contemplare per l'ultima volta il mio dolore, tu che io ho atteso, sovente, sino a mezzanotte, vegliando al mio leggio. Poi su libri, e carte, o mesta amica, mi apparisti. Oh! Potessi aggirarmi su cime di monti, andar errando nella tua cara luce, aleggiare cogli spiriti intorno a caverne montane, vagare sui prati al tuo crepuscolo, e risanarmi nel bagno della tua rugiada!"