Ritrovamenti di Tombe tra la Ponzella e S. Magno a Legnano

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Nelle sue "Memorie postume su Legnano" (1883) Giuseppe Pirovano riferisce alcuni ritrovamenti: "Nelle vicinanze della borgata non ci fu dato di ritrovare antichità romane ma bensì tanto da una parte che dall'altra delle due coste che la nascondono alla distanza di mezzo chilometro, se ne trovarono a sufficienza, né è fuori di dubbio che i campi della Ponzella possano ancora fornircene."

Nel rione Ponzella, anticamente Poncena, si ritrovarono vasi cinerari, sepolcreti e lucernette nonché monete di Aureliano, Probo, Massimino. 

Delle reliquie romane trovate nei campi, troviamo anfore, vasi cinerari, speroni, fibule, ritrovati nei poderi di don Giuseppe Brambilla, e in altri a Castellanza. 

Attraversando Castellanza sul più alto della sua costa per la Cascina Buon Gesù, detta popolarmente delle Corde perché quivi facevansi le corde, si scoprirono due belle anfore cinerarie.

Verso Olgiate [poco dopo il cimitero di Castellanza e la cascina Buon Gesù] si fecero altri ritrovamenti.

In uno scavo di ghiaia fatta nel 1863 in vicinanza della filatura [forse in via Cuttica a Legnano. Nota di Lunaria] fu rinvenuto uno scheletro di cavallo e uno umano con monete d'argento svizzere.

Anche nella strada che porta da Legnano a S. Giorgio si ritrovò un mortuario avello con scheletro ed armato; [su questa strada sorgeva la cappellina "Dio ti vede", purtroppo demolita. Nota di Lunaria] 

Vedi storia al link: https://www.legnanonews.com/cronaca/2013/02/07/dio_ti_vede_che_fine_ha_fatto_/26355/

nel 1851, nel prato Pellegrini si rinvenne una cisterna (verso settentrione del Castello di Legnano) contenente qualche palla grossa di cannone e dei calci di fucile.

In un tumulo del prato di S. Magno fu trovato lo scheletro di un guerriero longobardo.

In via Roma a Legnano nel costruire un ampliamento di una casa nel 1926 si trovarono frammenti di tegoloni e cocci di vasi di tombe d'epoca romano-cristiana.

Nel 1926 nel fare gli scavi per alcune trasformazioni al vecchio fabbricato Cornaggia che all'angolo sud della Piazza Umberto I è caratteristico di un portone a sesto acuto con soprastante balcone di antica forma e con stemmi e medaglioni sulla facciata, si ritrovarono a 10 metri dall'ingresso e a 2 metri di profondità tre tombe costituite da tegoloni con risvolto ed ossa di inumati.

è uno dei tanti ritrovamenti cui diede luogo la piazza della chiesa di S. Magno. All'angolo della piazza e la via Cavallotti si trovarono delle tombe con ossa: tutto il centro della piazza era poi un cimitero cristiano. Infatti in origine la piazza S. Magno era il retrostante cimitero dell'antica chiesa di S. Salvatore (di cui resta il campanile) che poi divenne una piazza.









Altro approfondimento: IL SEPOLCRETO DI LEGNANO NEI PRESSI DI S.ERASMO

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Non si sa molto sull'origine dell'ospizio dedicato a Sant'Erasmo, il vescovo martirizzato da Massimiano e Diocleziano.
Senza dubbio antichissimo, come si legge negli atti delle visite pastorali nel periodo borromaico "Antiquitus fundatum".
Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, si ricorda che il Santo "battezzando, risanava gli infermi".






Se ci basiamo sul verso "Qui construxit Hospitale de Legnano", contenuto nell'epitaffio posto sopra la tomba di Bonvesin de la Riva, che si poteva vedere fino al 1600 nel chiostro di S. Francesco a Milano, non dovrebbero sorgere dubbi sulla costruzione dell'ospizio, anche se c'è chi sostiene che l'epitaffio sia posteriore di circa un secolo alla morte del poeta; altrove, su un foglio conservato in una cartella dell'Archivio Ospedale Maggiore di Milano, si legge "Fondato da un certo Domenico Vismara, sepolto in S.Francesco di Milano"
Che sia stato costruito da Bonvesin o da Vismara, l'ospizio rimane una delle più interessanti fondazioni benefiche del contado milanese.
Il celebre Sutermeister, che tanto studiò la storia di Legnano, annotò "La presenza di un sepolcreto sin dal III secolo a.C, dà la certezza che il punto era abitato sin da allora, probabilmente come stazione di transiti."