Arum maculatum



Un pomeriggio, mia zia mi portò in un grande parco, non ricordo dove (forse Gorla o Monza) ma era un parco sul limitare del bosco. Ricordo che mi addentrai nelle zone più scure, e vidi di fronte a me dei mostruosi fiori, la pianta nota comunemente come "Pan di Biscia" (Arum maculatum).
Erano altissimi (o almeno, lo erano agli occhi della me-bambina) mi fermai in contemplazione di quella pianta, che mi parve spaventosa. Non ricordo se la toccai, ma so per certo che se avessero avuto le bacche, quasi certamente le avrei mangiate.

E dopo decenni, ho finalmente rivisto il "Pan di biscia": se ne sta lì, sul ciglio della strada diroccata, unico esemplare tra le tante erbe selvatiche che infestano il campo. Ho osservato la sua crescita, notando prima le foglie ("ma... possibile? Sono foglie di Arum Maculatum?", pensai, quando lo notai per la prima volta).
E dopo qualche giorno ecco aprirsi l'inconfondibile fiore...




Riporto qui alcune informazioni sul "Pan di biscia" tratta da "Guida pratica ai fiori spontanei in Italia" Selezione dal Reader's digest

"In Arum maculatum, un'ampia brattea, chiamata spata, circonda un'infiorescenza allungata terminante a clava, lo spadice, che emette un odore di sostanza organica in decomposizione. Tale odore, insieme al lieve calore emanante dallo spadice, attira gli insetti e questi vengono intrappolati dai peli che si trovano nello spadice, sopra i fiori maschili.
I fiori sono disposti in due gruppi: quello superiore è formato dai fiori maschili, quello inferiore dai fiori femminili. Gli insetti prigionieri girano attorno ai fiori, raccogliendo e depositando il polline, finché non muoiono o non riescono a liberarsi. Questo può accadere quando la spata avvizzisce, dopo la fecondazione. Nel passato, le radici venivano raccolte per il loro alto contenuto di amido e nel secolo XVII erano usate per irrigidire i colletti alti a piegoline, allora di moda. Le bacche rosse di questa pianta, che sono velenose, possono rivelarsi letali se ingerite dai bambini: infatti, Arum maculatum e Arum italicum sono chiamati anche "pan di biscia". L'altezza della pianta varia dai 30 ai 45 cm. Fiorisce da aprile a giugno."

 
Qui riporto una mia poesia, per celebrare questa pianta così stravagante.



Il tosco secreto celi tra vuote canne,
mefitiche radici aggrovigliate e vermiglie bacche di morte.
Fiore, tu sei?, con il gladio eretto e leggera membrana,
mandorla smeraldina.

Sei tu fiore o pan di biscia?

E rimbomba tuono di procella imminente su cielo antracite.

Ti contemplo serena, oh stravagante Arum maculatum.
Tu, pianta d'averno, di putredine infesti i campi.
Atra minaccia, infero fiore.



p.s non sono riuscita a scoprirne di più, ma sembra che Arum maculatum in passato fosse usato anche per la divinazione