Vincenzo Monti: una poesia inedita

Una poesia inedita di Vincenzo Monti, (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/06/vincenzo-monti-i-miei-versi-preferiti.html) che reca la data del 1781, in onore della Donna Amata: Lunaria


Il mio pensiero manifesto il feci

quando, Oh Diva Lunaria, 

l'amoroso tributo Vi recai.

Soffiavasi ancor il Crudo Aquilon (1)

nella silente e bruna notte,

Ombre apparivano, 

Spirti fatali di tristezza

uscivano dalle tombe,

fluttuando

ancora stillanti di tabe orrida (2)

ravvolti in manto sepolcral,

come la sventurata Dirce (3)

mentre la procella (4) mugolava

e i dumi (5) si cangiavano rosseggianti,

in lemuri (6) e streghe, danzanti attorno, con tartaree voci.

Parmi (7) in quel sanguinoso ammanto, 

tra pallide ombre e la notturna strige (8)

di intraveder in atra caverna (9)

una Donna, e Splendida, Costei, stammi innanzi, fissa.

Fiammeggiando di Bellezza.

Nudi i piedi tra irti vepri (10)

Chiome corvine, e labbra stillanti

il mio nome e l'invito audace, la veste già scostata,

così languida,

"Vincenzo Monti..."

La lussuria la ragione m'offusca,

la favella (11) solo di Lei parla,

la virile possanza (12) solo Lei brama.

Allor requie (13) trovo 

nell'Amplesso con Lunaria,

nella rugiadosa grotta,

così intenso, così ripetuto, fino al chiaror dell'Aurora.


Note:

(1) Il feroce Vento del Nord

(2) Sangue

(3) La figlia di Aristodemo

(4) La tempesta

(5) I cespugli

(6) Spettri

(7) Mi sembra

(8) Uccello notturno, civetta

(9) Caverna oscura

(10) Sterpi

(11) Il poter parlare

(12) Il vigore

(13) Riposo