Introduzione a "Cime Tempestose"

Concetti tratti da

Tra Settecento e Ottocento la letteratura inglese è caratterizzata da diversi talenti femminili che esprimono le nuove istanze della condizione femminile: Clara Reeve, Fanny Burney, Ann Radcliffe, Jane Austen, Mary Shelley, George Eliot, Emily Dickinson e le sorelle Bronte contribuiscono all'emancipazione della donna, sfornando veri e propri capolavori e facendo conquistare alle loro autrici una dimensione pubblica "sdoganando" la donna intellettuale, ribellandosi al tradizione ruolo della donna subordinata.

A rendere possibile l'emancipazione della donna fu il progresso della società borghese e la nascita di un'economia che permise alla donna di affrancarsi dal suo ruolo domestico, impersonando quelli che allora erano considerati valori maschili: la letteratura. 

Emily Bronte, quando scrive "Cime Tempestose", ha appena superato i vent'anni. Pur se ammalata, rifiuta la malattia e "esige dalla sua mano tremante e dagli occhi opachi" il proseguire la sua opera. Morirà nel 1848, a trent'anni.

Non è un caso che Emily Dickinson fu lettrice entusiasta di "Cime Tempestose".

Ai critici, Charlotte Bronte (anche per voce di Emily) rispondeva: "Se uno scrittore si sofferma esclusivamente  e principalmente sulla sua esperienza reale, non rischia di ripetersi e anche di cadere nell'egotismo? La fantasia è una facoltà potente e irrequieta che pretende di essere ascoltata ed esercitata (...) Quando ci mostra vivide raffigurazioni, non dobbiamo mai guardarle e tentare di riprodurle?"

La trama del romanzo è dilatata per trent'anni, e narra di Heathcliff, un trovatello (forse Rom) accolto in una fattoria denominata "Cime Tempestose", tra la brughiera coperta di erica. Dopo la morte del capofamiglia che l'aveva adottato, viene maltrattato da Hindley. Ribelle, innamorato della sprezzante Catherine, sorella di Hindley, fugge quando apprende che la sua condizione servile non indurrà mai la donna al matrimonio, anche se lei ricambia il suo amore.

Quando Heathcliff, divenuto ricco, anni dopo, torna, trova Catherine sposata al debole Edgar Linton. In Hathcliff scatta il desiderio della vendetta, che diventerà la sua ossessione, distruttiva e autodistruttiva.

Heathcliff incarna, nel romanzo, il principio del Male e perciò è immutabile.

Quando Catherine muore, Heathcliff sposa Isabella, la sorella di Edgar, e la porta alla rovina, opprime il figlio di Hindley, vede morire di tisi Edgar. Diventa il signore di Cime Tempestose e della Grangia, la villa abitata dai Linton.

Alla fine di tanta distruzione, la sua unica speranza è quella di tornare ad unirsi alla donna amata, della quale percepisce la presenza, il fantasma, e alla fine, si lascia morire pur di ricongiungersi a lei, avendo persino il desiderio di dissolversi insieme al suo cadavere.

Gli unici personaggi positivi sono Hareton e Catherine. In "Cime Tempestose" vi sono influssi ispirati dai romanzi gotici, dallo Sturm und Drang e anche da Byron. In Heathcliff rivive il turpe monaco Schedoni di Ann Radcliffe e che sarà all'origine anche dei personaggi nefasti di Maturin, Byron, Polidori.

Nel romanzo la funzione del narratore è affidato a Nelly, governante di Thrushcross Grange e cameriera a Cime Tempestose, anche se il romanzo si apre con i pensieri di Lockwood: "1801. Sono appena rientrato dopo aver fatto visita al mio padrone di casa: l'unico vicino, un uomo solitario, che mi potrebbe infastidire. [...] Il signor Heathcliff e io sembriamo i più idonei per condividere questa desolazione", ma entrambi i narratori sono sempre spettatori della vicenda, mai protagonisti della vicenda narrata.


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"A volte, quando sola soletta pensavo a queste cose, balzavo in piedi scossa da un improvviso terrore (...) Una volta che dovevo andare a Gimmerton, allungai la strada e passai dinanzi al vecchio cancello. Era circa il tempo in cui sono arrivata col mio racconto. Il pomeriggio era sereno e freddo; la campagna spoglia, la strada aspra e dura. Giunsi alla pietra da dove a mano diritta partono i sentieri che conducono alla brughiera: un pilastro di rozza pietra che porta incisa la lettera T. sulla faccia a nord, G. verso est, e T.G. verso sud, ovest. Serve da palo indicatore per la Grange, per le Cime Tempestose e il villaggio."

"Il posto dove fu seppellit Caterina, con sorpresa dei paesani, non fu nella cappella funeraria, sotto il monumento dei Linton, né fuori presso la tomba dei propri parenti. Fu scavato su un pendio verde in un angolo del cimitero, dove il muro di cinta è così basso che l'erica e la mortella vi si sono arrampicati dalla brughiera, e il terriccio nero l'ha quasi ricoperto. Suo marito giace ora sullo stesso pendio; ed essi hanno ciascuno un semplice sasso sopra, e una piatta lastra di pietra grigia ai piedi, a indicare a chi appartengono le tombe."

"Cercai e subito scopersi le tre lapidi sul pendio vicino alla landa: quella di mezzo era grigia e quasi sepolta nell'erica; quella di Linton semplicemente in armonia col tappeto erboso e il muschio cominciava a crescere ai suoi piedi; quella di Heathcliff era ancora nuda. Indugiai intorno ad esse sotto quel cielo benigno; guardai le falene svolazzare tra l'erica e i convolvoli; rimasi in ascolto del dolce vento che soffiava tra le erbe, e mi chiesi chi mai potesse pensare a tormentosi sonni per coloro che dormivano in quella terra tranquilla."