Shakespeare (4) La Tempesta

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Il meraviglioso mondo della favola che col "Sogno di una Notte di Mezza Estate" era apparso agli albori della produzione di Shakespeare, ritorna, al momento dell'epilogo, con "La Tempesta".

Il protagonista Prospero è un mago benigno. Bandito dal ducato di Milano, di cui era signore, per opera del malvagio fratello Antonio e del re di Napoli Alonso, egli è approdato in un'isola remota e qui vive da anni, con la figlia Miranda.


Nell'isola abita anche il mostro Calibano, metà uomo e metà animale; Prospero l'ha assoggetato quanto basta ad assicurarsene la dipendenza ma non può dominarne la natura selvaggia.
Ai servizi di Prospero c'è anche un misterioso spirito, una specie di elfo, Ariele, che Prospero usa come messaggero ed esecutore delle sue magie.
è una delle creature più deliziose del genio di Shakespeare; simboleggia il dominio dell'uomo sugli elementi nobili come l'aria (da qui il nome Ariele) e il fuoco; mentre Calibano adombra il controllo sulle forze inferiori, quelle della terra e dell'acqua. (Nota di Lunaria: lo stesso simbolismo è presente anche nella stella a cinque punte, simbolo molto usato nella Wicca)



L'intreccio, caratterizzato dalla fusione di elementi comici e tragici, prende le mosse dalla commedia dell'arte italiana, soprattutto per quanto riguarda la grottesca congiura di Calibano, che mira ad uccidere il suo padrone e ad impadronirsi del suo libro magico.
Nel corso di un uragano provocato con arti magiche, Prospero fa sì che suo fratello Antonio con il re di Napoli accompagnato dal figlio Ferdinando naufraghino sull'isola. Ferdinando si innamora di Miranda ed è chiaro che le nozze dei due faranno dimenticare il triste passato.
Prospero tornerà al suo ducato e rinuncerà alle arti magiche.