Il Vampiro: dal Mulo a Vlad Tepes


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Il vampiro condivide con i fantasmi i regni della notte; mentre lo spettro è formato di vapore e nebbia, il vampiro ha un corpo e incarna il tipo ideale del seduttore inquietante ed erotico.
Il morto, che rivive a spese del sangue fresco degli umani, si colora di sensualità e di mistero.
La figura da incubo è comunque molto più arcaica delle leggende sul conte Dracula: abbiamo un antico testo in sanscrito, i "25 enigmi del vampiro", in cui un re, che passa per un cimitero, si sente cadere adosso una cadavere vivente, il quale gli propone indovinelli irrisolvibili, contraddittori e crudeli.
Nella mitologia degli tzigani esiste O Mulo, il fantasma che ritorna, che vuole bere con i vivi il vino dell'allegria, che reclama ancora la sua sposa, che tenta di rapire i bambini... è dal folclore tzigano serbo-croato che partirono i vampiri per conquistare l'Europa: Dracul (drago, demone) era il soprannome di Vlad Tepes, abile e sanguinario difensore della Transilvania dalle invasioni dei Turchi. La leggenda si mescola alle tradizioni più arcaiche che narrano di morti insepolti che tornano in vita per vendicare torti o per godere amori perduti.
Siamo nel 1460, ma il vampiro per essere conosciuto in Europa deve aspettare l'Illuminismo. Proprio i "lumi" del Settecento fecero risaltare le tenebre e tra una élite che si andava secolarizzando e vantava il superamento delle superstizioni, affondò le sue zanne Dracula, l'immortale. Nel suo destino si mescolano elementi realistici e mitici: egli è in grado di valicare impunemente la frontiera tra i vivi e i morti, conoscere le tenebre cimiteriali e i segreti dell'aldilà. Da qui nasce il suo fascino che spinge le donne a sottoporre spontanemente il collo ai baci di perdizione. Il binomio romantico di amore e morte non poteva trovare espessione più oscura e conturbante. I primi romanzi neri furono scritti dalla cerchia dei romantici inglesi.
Il romanzo di Bram Stoker, "Dracula" (1987), fissa le caratteristiche definitive. Il viaggio dell'Insepolto è senza fine in quanto è un prodotto suscettibile di mutazioni legate ai repentini cambiamenti della situazione culturale. Nella nuova mitologia decadente, il vampiro blasfemo ed erotico è una sorta di rovesciamento del Cristo, il quale ha donato il sangue della vita eterna invece che rubarla. Tale aspetto anticristico è sottolineato dalla letteratura fumettistica che fa del vampiro il prototipo della trasgressione blasfema.
Il vampiro ha una controparte femminile, la bella che danna l'amante, la "vamp", derivata da vampiro, misteriosa e inquietante. Il cinema ha utilizzato il vampiro in numerosi film.


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