Alcesti di Euripide



Riporto un bello stralcio preso dall'Alcesti di Euripide, che rimanda agli Inferi:

Vedo nella palude, ecco, la nave,
e il nocchiero dei morti,
con le mani sul remo,
Caronte che mi chiama: "Perché tardi?
Presto! Si perde tempo!" Egli, così,
corrucciato mi stimola.

Mi spinge, sì, mi spinge, - non lo vedi?
ove abitano i morti,
uno spirito alato che mi scruta,
e ha nere sopracciglia.
"Ade, che fai? Va' via!" Me infelicissima,
quale strada ho dinnanzi!


Fedra: