Introduzione alla Narrativa Inglese sui Fantasmi

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Il racconto di fantasmi acquisì dignità letteraria e vasta popolarità soprattutto - è un dato incontrovertibile - nell'ambito delle letterature anglosassoni. Non è certo la brumosa terra d'Albione l'unica terra al mondo depositaria di manieri diroccati, brughiere deserte, tetre magioni ove si dice palpiti ancora un simulacro di vita scampato, per qualche ignota ragione, al comune destino dell'oblio che segue l'ora estrema. Peraltro, fu soltanto lì che le fiabe dei vecchi, le leggende dei contadini, i mormorii del volgo che narravano di apparizioni, dame velate, scuoter di catene nel buio, colpi e gemiti soffocati nella notte, si tradussero in un canone narrativo ben definito, tale da poter individuare un preciso genere letterario. E in ciò vi è un paradosso.
Quando Horace Walpole, pubblicando nel 1764 "The Castle of Otranto" diede origine alla letteratura gotica (http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/05/introduzione-al-castello-di-otranto-di.html), non azzardò mettere in campo veri e propri fantasmi. Le sue visioni notturne, le sagome degli spettri profilate nel buio, gli ansiti e i cigolii ebbero tutti, nel volgere del narrato, una spiegazione logica e naturale: non di larve piovute dal desolato paese dei morti, bensì inganni, equivoci, false interpretazioni che avevano vestito d'ombre ultraterrene una realtà concreta e prosaica.
Anche Ann Radcliffe (https://annradclifferomanzo.blogspot.it/), che ne continuò le orme, nei suoi romanzi neri impiegò il marchingegno del cosiddetto "fantastico spiegato": gli eventi che sembravano porre in campo forze ed entità ultraterrene alla fine venivano svelati come inganni, suggestioni, false interpretazioni legate a circostanze perfettamente naturali.

Ciò fu vero anche per quanti, in quegli anni, diedero sostanza alla narrativa gotica: William Godwin, Eliza Parsons, Regina Maria Roche, George Walker.
In verità, proprio in quella che in seguito divenne la terra d'elezione del racconto soprannaturale, la tendenza di base sembrava quella conducente a spiegare le suggestioni dell'"altra realtà", con circostanze legate a banali incidenti del mondo materiale.
(Nota di Lunaria: comunque, "L'italiano o il confessionale dei penitenti neri" di Ann Radcliffe, anche se alla fine ha una spiegazione pseudo-razionale, resta un capolavoro di terrore!)
Era altrove che invece stavano germogliando le radici del Fantastico. In Francia, negli anni pre-rivoluzionari, le luci inquietanti sparse da mistagoghi come Cagliostro o Casanova avevano preparato il terreno all'accoglienza di vicende e suggestioni che esulavano dall'esperienza comune, in Germania la vena "sepolcrale" del Romanticismo aveva scoperchiato gli avelli: si pubblicavano storie di spettri, di apparizioni, di risurgenti. La leggenda centro-europea del vampiro si diffondeva come una lebbra, fino ad attrarre l'attenzione di un Voltaire o di un Goethe.
A Ginevra, la sera del 15 luglio 1816, nella suntuosa Villa Diodati, era riunita una compagnia dei più noti letterati dell'Inghilterra di allora: Lord Byron, Polidori, Percy B. Shelley con la moglie Mary, Claire Clairmont, Hobbhouse Davies e Pellegrino Rossi. Erano tutti in attesa dell'arrivo di Matthew Lewis, ancora aureolato della fama letteraria dopo la pubblicazione del suo romanzo nero "Il Monaco" (1795). La compagnia si annoiava per le continue piogge e Byron, entusiasmato dalla lettura della versione francese di un'antologia di storie tedesche del Soprannaturale, propose che ciascuno scrivesse un racconto di fantasmi o dell'orrore. Seguirono lunghissime discussioni su quali dovessero essere i canoni di una storia del Soprannaturale; molti rinunciariono all'impresa, ma ci fu chi la prese sul serio: Polidori e Mary. "Il Vampiro" di Polidori (http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/commento-al-vampiro-di-john-polidori.html), pubblicato anonimo a Londra, ebbe un successo immenso e fece nascere il cliché del risurgente assetato di sangue, portato poi al trionfo popolare ottant'anni dopo, dal "Dracula" di Stoker. Ancor più straordinario è l'impegno di Mary, la diciannovenne moglie di Shelley: in pochi mesi scrive e dà alle stampe quello che rimane il capolavoro assoluto del soprannaturale, il più grande romanzo dell'orrore mai scritto: "Frankenstein o un moderno Prometeo", che aprì la via a infinite imitazioni (precedendo Poe http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/05/edgar-poe-le-poesie-piu-belle.html    http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/05/commento-ad-edgar-poe-per-la-poesia-il.html).
L'incredibile successo di queste opere rivoluziona l'atteggiamento dei lettori: la "spiegazione logica" non viene più accettata, il pubblico vuole orrori, fantasmi veri, morti autentici. Il Fantastico si lega indissolubimente ai tetri castelli degli altipiani di Scozia, alle dimore in rovina nelle brughiere, all'ululato dei venti sulle scogliere protese su un mare sempre livido come un sudario. Si afferma la ghost-story come la conosciamo oggi.

Nota di Lunaria: questo libro



fa parte di un cofanetto



che raccoglie il meglio della Narrativa spettrale di fine '800-inizio '900.

In particolar modo, in "Fantasmi inglesi" sono raccolte:

"La vecchia" di Hugh Walpole
"Il Signore delle Mosche" di Vernon Lee
"La nave fantasma" di Oliver Onions
"Oh, fischia, ed io verrò" di Montague Rhodes James
"La cuccetta superiore" di Francis Marion Crawford

Suggerisco in particolar modo "La cuccetta superiore", storia di un fantasma "putrido come acqua di mare stagnante" che infesta una cabina su una nave e "Oh, fischia, ed io verrò", che ha come protagonista un fantasma "dal volto di lino raggrinzito" evocato da un fischietto. "La vecchia" è una storia classica, di un fantasma che perseguita il suo assassino, mentre "Il Signore delle Mosche" parla di messe nere (si sente l'influenza di "Là Bas" di J.K. Huysmans, non a caso citato anche nel racconto). Nella media il racconto "La nave fantasma", che non ho apprezzato particolarmente. Invece "La cuccetta superiore" è uno di quei racconti che lessi da piccola e che non ho più scordato...

Vedi anche: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/le-scrittrici-della-narrativa-horror-la.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/anne-crawford-commento-un-mistero-della.html