Poesia sul Vampiro
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Il tema del Vampiro nella produzione artistica del genere, soprattutto per quanto riguarda libri e film (nota di Lunaria: ma anche musica. Si pensi alla scena Symphonic Black Metal) si è molto allargato: infatti è fuori di dubbio che il perturbante fascino del Principe della Notte continui ad attrarre, offrendo sempre nuovi spunti.
I Non-Morti... i Nosferatu... i Figli della Notte... chiamateli come volete: quello che hanno in comune è il bisogno di succhiare la forza vitale ai vivi per poter prolungare la loro esistenza innaturale e per diffondersi. Per il Vampiro classico, il Sangue è Vita. Ma negli ultimi anni molti romanzi e antologie hanno voluto presentare il Vampiro sotto una luce in un certo senso diversa (Nota di Lunaria: l'antologia è del 1992, quindi prima del trend lanciato da "Twilight"), come un personaggio incompreso con il quale simpatizzare, vittima della sua stessa condanna, o come una creatura che si nutre del cervello umano o dei fluidi corporei anziché di sangue (in quest'ultimo caso, consolidando l'identificazione del Vampiro con un'oscura sensualità).
Aspetto qui ai confini del sogno,
avvolto nelle ombre. L'aria buia sa di notte,
così fredda e rigida, e aspetto il mio amore.
La luna ha sbiancato la sua lapide.
Lei verrà e allora ci aggireremo in questo sciocco mondo
tornati alle tenebre e al richiamo del sangue.
è un gioco solitario, la ricerca del sangue,
ma un corpo giovane ha il diritto di sognare
e io non vi rinuncerei per niente al mondo.
La luna ha sbiancato l'oscurità della notte.
Resto nell'ombra, a fissare la sua lapide:
risorgi, mio amore... Oh! Risorgi?
Ti ho sognato mentre dormivo e l'amore
mi è più caro della vita... del sangue stesso!
Vedi anche: https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2020/01/intervista-col-vampiro-caccia-al.html