Breve analisi al Cimitero Ottocentesco



Il visitatore di cimiteri non disdegna le emozioni, sa che i cimiteri, sempre, provocano emozioni. Chi però viene turbato dal cimitero fino al punto di provarne repulsione o paura, perde una grande opportunità, rinuncia a molto.
Perché i cimiteri sono musei e gallerie d'arte all'aperto.
Perché i cimiteri sono straordinari giardini pubblici dove accanto alla morte c'è moltissima vita (di animali e di piante).
Perché i cimiteri sprigionano erotismo.

Perché i cimiteri sono luoghi di meditazione, luoghi della memoria dove rintracciare le proprie origini.
Perché i cimiteri sono oasi di pace e di tranquillità.
Ogni cimitero nasconde qualche tomba originale, svela memorie del passato affascinanti, suggerisce riflessioni e suscita emozioni.
La storia dei cimiteri moderni inizia quando i camposanti medioevali si trasformano nei cimiteri monumentali. Data storica è il 1804, con l'inaugurazione del cimitero parigino di Père-Lachaise.
Se nel '700 prevaleva ancora il sogno del cimitero agreste (nota di Lunaria: vedi Thomas Gray e la sua "Elegia scritta in un cimitero campestre" http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2013/06/thomas-gray-elegia-scritta-in-un.html o, se si vuole uno stile "più sobrio", il Foscolo: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2013/05/dei-sepolcri-i.html) che riunifica il defunto con il contesto naturale nell'800 trionfa il cimitero-città-di-pietra. La svolta avviene con la creazione del cimitero parigino di Père-Lachaise, che diventa il prototipo del nuovo cimitero ottocentesco.

Il nuovo cimitero ottocentesco ha due caratteristiche fondamentali:

1) mentre il vecchio cimitero era all'interno della città o del villaggio, il nuovo è lontano dal cuore della città, per sottrarre la morte dalla visibilità quotidiana.

2) è monumentale, sovrabbondante di statue, come status symbol delle famiglie borghesi.
 L'età d'oro dei cimiteri europei si apre allora, e si prolunga fino ai primi anni del '900, chiudendosi con la Seconda Guerra Mondiale. Da allora l'architettura e l'arte funeraria hanno perso di senso.