Jonathan Latimer e Poe


Jonathan Latimer è nato a Chicago. Come altri famosi esponenti del "periodo americano" (Burnett, Lardner, ecc.) anche Latimer cominciò la sua carriera nel giornalismo sportivo. La scrittura spigliata e l'amore per i colpi di scena vengono appunto da questa scuola. Latimer ha scritto anche "Red gardenians" e "Dark memory" ma "La dama della morgue", che ha ispirato un film del 1937, rimane il suo capolavoro.

La civiltà americana ha un fondo mortuario e per tutta la letteratura americana corre un filone di mal dissimulata e genuina necrofilia. Anche se le origini di questa macabra inclinazione possono essere rintracciate nela poesia cimiteriale di certi autori inglesi preromantici tra il Sette e l'Ottocento come Young, Gray, Parnell, gli americani vi aggiunsero fin da principio una nota originale e profonda, priva affatto di retorica e di convenzionalità letteraria.
In Poe, principe dei vati sepolcrali, che fu l'iniziatore per non dire lo scopritore della necrofilia americana, l'elegia funeralesca del tipo tradizionale cede il luogo ad un concretissimo terrore o gusto o addirittura amore del cadavere umano.
Siamo ben lontani dal Foscolo dei "Sepolcri" cui la morte assume semmai le sembianze meste e pure che le attribuivano i greci e non è in fondo che un pretesto per esaltare eroicamente la vita.
In Poe la morte è presente con i suoi attributi fisici più materiali: freddezza, rigidezza, immobilità, putrefazione, fetore. I personaggi di Poe sono tutti necrofili e tanatofobi, patiscono tutti di claustrofobia e nello stesso tempo dimostrano una marcata tendenza a visitare cimiteri e sepolcreti e a rinchiudere persone vive o persone morte in tombe o loculi o cripte.
Poe è sicuramente uno dei migliori scrittori americani. A lui si deve, oltre la scoperta di tutto un mondo di sentimenti e di sensazioni legati alla morte fisica, anche la creazione di un genere minore per eccellenza americano, i cui rapporti con la morte sono indubbi: il romanzo poliziesco.
Con le tre novelle famose del poliziotto dilettante Dupin, Poe diede per primo l'avvio ad un prodotto che, pur senza mai più toccare le altezze poetiche dei modelli, doveva diventare rapidamente popolare ed esemplificarsi in milioni di variazioni di quel solo e immobile tema.
Dopo Poe il romanzo poliziesco rimase fedele alla formula primitiva così geniale: una mescolanza di terrore macabro e di raziocinio geometrico. In questa formula scaturita dal cervello del primo genio autoctono d'America, si potrebbe riconoscere il blasone della civiltà americana quale la conosciamo oggi. Una civiltà divisa tra la vita ridotta a pura organizzazione e razionalità e la morte intesa come putrefazione e detrito.


Su Poe, vedi:
https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2018/01/poe-e-la-morte-di-virginia.html
https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/05/edgar-poe-le-poesie-piu-belle.html
https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/05/commento-ad-edgar-poe-per-la-poesia-il.html