Ossario di Milano, nell'attesa del nuovo album degli Abysmal Grief! ☠️😍☠️

 che esce il 25 dicembre https://www.youtube.com/watch?v=DRJxOH80-pA 😍💀


Ritorno attesissimo di una delle mie band preferite 😍😍😍 e difatti giunge proprio "al momento giusto" visto che sono stata a vedere l'Ossario di Milano (la mia prima volta! 😍 un momento speciale ⚰️😘)






 (copertina stupenda, poi, che rende al meglio le loro atmosfere)

🥰💀





Grandiosamente monumentale ☠️😍☠️ anche se amo moltissimo anche i piccoli ossari di campagna, quelli più sconosciuti, forse perché "meno barocchi" e anche più "intimi" (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2025/03/il-prato-dei-morti-e-lossario.html)(https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2025/10/storia-di-pedriano-con-foto-del-2025-e.html), meno rovinati dal transitare di normaloidi insopportabili 😡






La Cappellina dei Morti

Info tratte da una pubblicazione locale di storia del territorio che ho trovato in chiesa 

A Lambrugo, prima che fosse costruito l'oratorio di S.Carlo, i morti erano sepolti nel terreno antistante la chiesa del monastero o dentro.

Con l'edificazione della chiesa di S.Carlo, i morti vennero sepolti intorno alla chiesa, anche sotto il pavimento.

Un certo Pietro Giussani, colpito dalla peste, nel testamento del 1630 obbliga gli eredi a costruire una cappellina, addossata al lato esterno di levante della chiesa, per la sua sepoltura e per i discendenti.

Durante i lavori di ampliamento dell'oratorio del secolo XIX, le ossa rinvenute sono sistemate nella cappella mortuaria dei Giussani e parte in una fossa scavata in fondo alla chiesa.

Don Emilio Mauri, nel 1923, abbattendo il campanile e la navata destra per ricavare i locali tuttora esistenti, trasferirà le ossa in un altare, conservato nella navata sinistra.

Quando l'oratorio di San Carlo nel 1936 sarà trasformato in asilo, le ossa saranno spostate nella cappella che don Edoardo farà costruire accanto all'ingresso della casa parrocchiale: questi resti sono detti ancora "Ossa di San Carlo" perché provenienti dalla vecchia casa di S.Carlo, ma non hanno niente a che vedere con la peste di S.Carlo del 1576.

A quel tempo, la chiesa vecchia non esisteva e i morti erano sepolti presso il monastero. Secondo cronache del tempo, i morti venivano sepolti nella navata destra dell'oratorio, avvolti in un lenzuolo.

Il cimitero venne costruito dopo l'editto di Saint-Cloud di Napoleone per la regolamentazione delle sepolture.

La prima scelta del luogo cade su una vigna posta sulla collina sopra l'oratorio di S.Carlo, ma viene scartata; si decide per un terreno situato nella campagna detta Garbagnana, dove attualmente si trovano un bar e ristorante. Anche questa scelta è contestata e finalmente si decide per la via per Rogolea, dove oggi si trova il Parco della Rimembranza.





La Peste e altre malattie infettive a Legnano

 

Tratto da

Nei "Promessi Sposi" il Manzoni descriveva con dovizia di particolari la peste che nel XVII colpì Milano e il territorio circostante. A Legnano, dai documenti del Prevosto Pozzo, risulta che i morti furono circa il 90% della popolazione.

Per seppellire le salme degli appestati furono costruite tre fosse comuni chiamate "fopponi" e ubicate in quella che allora era la "via Ponte Carrato" e oggi è nota come via Corridoni; nei dintorni del macello e nel campo retrostante della Chiesa "Madonna delle Grazie".

Nota di Lunaria: tutte tre queste vie hanno edicole votive:












Nel secolo successivo Legnano fu colpita da altre epidemie come il vaiolo, la difterite, il tifo e la scarlattina. Particolarmente virulenta fu l'epidemia di colera nel 1836 che fece strage tra i legnanesi e che tornò anche nel 1849, però con solo 25 morti; quella del 1854 provocò più di 200 vittime.
Nel XIX fu la scrofola a colpire il borgo legnanese. Per provvedere alla cura dei bambini colpiti dal morbo si costituì il "Comitato pro scrofolosi poveri", nel 1879. 
Il 1887 vide il ritorno del vaiolo e del colera: la chiesa campestre di S.Giorgio, sorta nel Medioevo (Non più esistente. Nota di Lunaria), 

posta sulla sommità di una collinetta tra S.Martino e Castellanza, venne trasformata in Lazzaretto; dietro la chiesetta venne scavato un foppone, cioè una fossa comune per seppellire i morti.

Nel 1911 il Comune, per prevenire le epidemie di colera, costruì un "Lazzaretto", nei pressi di quello che oggi è l'ex ospedale, nel tratto confinante con via S.Erasmo, che fungesse da padiglione per l'isolamento dei malati. 

Nota di Lunaria: anche lì c'è una nicchia, una delle pochissime che si è conservata a Legnano:




Venne inaugurato nel 1913  ma non venne mai usato; poco lontano da questo "Lazzaretto" fu costruita sempre in via S.Erasmo una stazione di disinfezione con impianti di sterilizzazione che all'epoca erano considerati all'avanguardia.
Nota di Lunaria: aggiungo anche via Volta (sempre con nicchia votiva) dove vennero ritrovati dei morti di peste (ne parla il Sutermeister  https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2023/07/la-via-della-peste-legnano-o-la-madonna.html )







IL CAPOLAVORO SUBLIME: 😍💀💜