Ciondoli portafoto 💜

 Ho creato un ciondolo porta foto su Tarchetti (😍💜)


e mi è venuto talmente tanto bene che ho deciso di farne uno anche alla mia amica Mary, sul suo scrittore preferito: Poe!

Spettacolari 😍

L'obiettivo, adesso, è di realizzarne uno dedicato alla copertina dei COF di "Dusk and Her Embrace" (o forse sull'iconica immagine "Never Leave me" 😍💜💀), 



o magari la Sposa:


sul logo dei vecchi Tristania


e magari su Ugo Foscolo 😍💜


😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍

Del resto oltre che ottimi gusti musicali

Abbiamo anche ottimi gusti letterari!


Il Lazzaretto e il Sarcofago di Villa Cortese

Info tratte da



IL LAZZARETTO DI VILLA CORTESE 💀

Durante l'epidemia di peste venne costruito un lazzaretto recintato per il ricovero dei malati, e di fianco venne scavato un "Foppone" per la sepoltura dei morti. Il nome "Foppone" era usato per indicare i luoghi di sepoltura, ovvero le fosse comuni.

Finita l'emergenza, il luogo venne abbandonato ma rimase la recinzione.


Venne proposta la costruzione di un oratorio nel luogo del lazzaretto. Il terreno circostante doveva essere ripulito e doveva essere posta una croce commemorativa.

L'oratorio venne benedetto nel 1722 anche se non fu terminato. La chiesetta aveva un'immagine della Madonna che libera le anime del Purgatorio; nella parte bassa erano dipinti San Rocco e san Sebastiano (i santi protettori dalle epidemie).




Nel 1786 su disposizione della legge austriaca che impose di cessare le sepolture nelle chiese, venne realizzato un nuovo cimitero. Nel 1962 il Comune di Busto Garolfo decise di rifare l'ingresso al cimitero, abbattendo l'antico Oratorio.  La campana fu collocata sulla chiesetta di San Fermo.

(Nota: le prime case del paese sorsero addossate alla chiesetta di San Fermo, in origine una cappella sperduta in mezzo ai campi. Nel 1600 a Villa Cortese c'erano 300 abitanti, e durante la peste morirono 250 persone)

L'ORATORIO DI SAN FERMO


(sì, la prima volta che decisi di andare a Villa Cortese ci andai a piedi! 😁 e quando gli abitanti del posto lo hanno saputo, mi hanno pure accolto festosamente. Infatti è il paese dove sono stata trattata con più gentilezza 💜 Villa Cortese ti amo 💜😍)

La prima chiesa di Villa Cortese fu l'oratorio di San Fermo, che sorge all'estremità nord dell'odierna via Franco Tosi. Questa chiesina, in origine una piccola cappella sperduta in mezzo ai campi, risale al XV secolo e all'inizio aveva la facciata principale rivolta verso Dairago, collegata proprio dalla strada campestre che seguiva lo stesso tracciato dell'attuale via Pacinotti.

Nel 1961 venne demolita la parte anteriore e il campanile per esigenze urbanistiche; dell'antico oratorio è rimasta solo la parte absidale con gli affreschi laterali e della volta che furono eseguiti dai fratelli Lampugnani nel 1630. Nel 1986 venne costruito il nuovo campanile con la campana che era appartenuta alla chiesa del Lazzaretto, che sorgeva dove attualmente c'è l'entrata del cimitero di Villa Cortese.

L'ORATORIO DI SAN GRATO

è l'unica chiesa campestre di Villa Cortese, dedicato al vescovo d'Aosta vissuto nella prima metà del V secolo, venerato come protettore dei campi e delle messi.

Fu costruito nel 1899, per un voto fatto da un malato che venne guarito dopo un miracolo, sull'antica via denominata "Valignana" che univa Dairago a Legnano.

L'affresco principale raffigura San Grato mentre indirizza la grandine in un pozzo, scongiurando la distruzione dei raccolti.

La chiesetta era punto di sosta e di preghiera nelle processioni mattutine fra i campi per le rogazioni; vi si celebravano 12 messe l'anno.

Ogni anno il 7 settembre, cioè il giorno dedicato a san Grato, si celebra una messa solenne al mattino e si recita il rosario con benedizione e bacio della reliquia del santo.






IL SARCOFAGO DI VILLA CORTESE

Il primo documento storico su Villa Cortese è un'epigrafe latina incisa su un sarcofago romano, rinvenuto a nord di Villa Cortese. L'epigrafe è una dedica: "D.M (Agli Dei Mani di) Valerio Secondo Petroni".
Il sarcofago, in realtà, venne usato come lavatoio. Il primo a darne descrizione fu il Sutermeister, al quale il sarcofago era pervenuto nel 1932.
Secondo il Sutermeister, il sarcofago (realizzato in serizzo, pietra di derivazione alpina, forse delle Valli Ossolane) risale alla fine del II secolo d.C ed è testimonianza delle forme di rituale funebre. Ipotizzò che trattavasi di urna cineraria.
Le tipologie cinerarie più diffuse a Legnano e dintorni (Nota di Lunaria: Villa Cortese confina con Legnano, e io me la sono pure fatta a piedi una volta, la strada che da Legnano porta a Villa Cortese, e ci ho messo tipo un'ora e qualcosa 😆) erano anfore segate e olle (pentole) in terracotta.
Altri classificarono il reperto come sarcofago, per contenere le spoglie del defunto, ma essendo piuttosto ridotto, se si trattasse di sarcofago, sarebbe quello di un bambino; a San Lorenzo di Parabiago, tra l'altro, venne rinvenuto un sarcofago destinato alla sepoltura di una bambina, Basiliana, morta a 5 anni.
Anche a Dairago, in una campo denominato Casaregio, vennero rinvenute alcune monete romane, olpi (vasi), oggetti in ceramica, compendio di tombe romane.
Lo stesso "Casaregio", già dal nome, alluderebbe a "Casa Regis", "Casa del Re"



 

Alla Ricerca della Colonna del Lazzaretto di Rovello Porro!

è da tre anni che ho in mente di andare a Rovello Porro, per vedere dal vivo l'antica Colonna del Lazzaretto (che non esiste più come lazzaretto, ma che fino a 50 anni fa era ancora visibile, con tanto di teschi impignati l'uno sull'altro, come mi è stato detto anche da persone lì residenti) la cui unica foto, a quanto ne so, è questa qui: https://maps.app.goo.gl/LvMvKL5s1HLhoNE9A


E trovandosi chissà dove in aperta campagna, google maps mi dava come ultimo punto utile per raggiungerla questo:


E il bello è che arrivate fin lì, io e Mary (che ha voluto accompagnarmi in questa impresa titanica!) abbiamo iniziato ad inoltrarci per campi e sterpaglie (è davvero gigantesco, e infatti è una specie di parco che "ingloba" Saronno, Rovello e anche Rovellasca, a quanto c'è stato detto) ma niente da fare 😭 non siamo riuscite ad avvistare la meravigliosa Colonna di Rovello Porro! 😞😭💔 Mi ero pure portata dietro il libro di Tarchetti e i cd degli Abysmal Grief perché volevo rivendicare tutta quella meravigliosa zona come "esclusiva Doom Metal" 💀, e invece... 😟💔

Insomma, partendo dalla via XXV aprile non si riesce proprio a raggiungere, nonostante all'inizio mi sembrasse il percorso più facile...
A questo punto la prossima volta tenterò da via Togliatti



Oltrepassata la fattoria "Casa delle Uova" dovremmo arrivarci proseguendo sempre sul tragitto e trovandola alla sinistra del percorso...

Non posso darmi per vinta, esattamente come quando sono andata alla ricerca delle Croci di Vanzaghello https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2024/03/le-croci-vanzaghello-le-processioni-nei.html e la maxi camminata Parabiago-Villastanza-Villapia nonché Vanzago-Mantegazza-Rogorotto a piedi che ho fatto tutta da sola (tre ore di cammino per Parabiago-Villastanza-Villapia e ad un certo punto mi sono pure persa 😂, un'ora e qualcosa per raggiungere Mantegazza passando in mezzo ai campi oltrepassato il cimitero di Vanzago 😁https://nicchiecappelleinlombardia.blogspot.com/2023/11/villapia-e-villastanza.html  https://nicchiecappelleinlombardia.blogspot.com/2023/11/rogorotto.html), sono quelle imprese titaniche che DEVO fare per sapere di avere fatto l'ESCLUSIVA che nessuno, prima di me, si era messo in testa di fare... 😂

Non posso rinunciare così, ci tengo troppo a vedere quella meravigliosa Colonna in quella zona di brughiera stupenda 😍💀

Speriamo di trovarla, finalmente, a settembre, come coronamento di tre anni di ricerca su quelle zone dopo Saronno 😁

Intanto, però, abbiamo trovato le altre due colonne: quella della Madonnina del 1729, restaurata nel 1919 dalla famiglia Porro in occasione delle nozze, come ricorda l'iscrizione.



A circa tre metri di altezza (in effetti, è gigantesca come stele! L'avevo vista su google maps ma pensavo che fosse alta massimo un metro, la foto che si vede su gmaps non rende per niente l'idea!) sorretta da un basamento e collocata in una nicchia si trova una formella di argilla, di autore ignoto, che reca la data del 25 giugno 1729.






Fino agli anni '70 costituiva la meta delle Rogazioni, le processioni di preghiera che si effettuavano per tre mattine consecutive tra aprile e maggio, per propiziare la buona riuscita dei raccolti.
Forse c'era anche più di una stele perché a Vanzaghello le croci che formavano "le fermate" per le Rogazioni erano parecchie...

E la Croce che in origine, a quanto suppongo, doveva essere ubicata nell'attuale piazza Porro



e che ora sta nei pressi del Santuario




Per caso abbiamo trovato anche questa cappella! Non era in programma 😂 





è dedicata a san Gerolamo Emiliani (1486-1537) nobile veneziano che si dedicò ai malati, agli orfani e fondò l'ordine dei Chierici Regolari. La cappelletta venne costruita nel 1921, quando quella zona, oggi "Via Vittorio Veneto" era in aperta campagna.





A Rovello Porro, però, c'è anche un'altra cappella, è la Cappelletta Pax in Terris, di origine secentesca, detta anche "Ul Gesioo" a confine con Saronno, a lato della provinciale 31, lungo via Como; è dedicata a Santa Eurosia, protettrice dei frutti della terra e contro fulmini e tempeste; dal vivo non l'ho vista, ma facendo una ricerca su google salta fuori (visto che è stata vandalizzata più volte)