Ann Radcliffe come "special guest" in "Luci e Tenebre"!

Ebbene sì, in questo romanzo Rosa compare menzionata la sublime Ann Radcliffe!


Trama: Inghilterra, 1818: che cosa nasconde dietro il carattere scostante e misterioso Sebastian Penhurst, il Conte Maledetto, che abita in un castello arroccato su una scogliera della Cornovaglia, tetro e sinistro come il suo padrone? Il responsabile della morte dello zio e del fratello, come tutti sospettano, o semplicemente un essere schivo, al quale Prudence, giovane scrittrice, si ispira per i suoi romanzi, perché ha intuito che sotto quella dura scorza si celano un animo nobile, un uomo affascinante e una natura calda e appassionata, tutta da scoprire?

Gli stralci più belli: 

Autunno 1818, Cornovaglia, Inghilterra

Il vento ululava. Le imposte sbattevano. Millicent svenne. Il fantasma si sollevò, visione raggelante, incombendo sul corpo di lei disteso per terra...

"Perdinci!", borbottò Prudence sollevando gli occhiali che le erano scivolati sul naso e fissando con espressione sorpresa il foglio che aveva davanti. La sua eroina sveniva troppo spesso e il fantasma assomigliava troppo all'apparizione del suo primo libro "Il misterioso Alphonse". La sua seconda fatica letteraria non stava procedendo bene.

Aveva bisogno di un'ispirazione, pensò Prudence sospirando e guardando oltre i vetri della finestra verso la fonte primaria di ogni suo impulso creativo: Wolfinger Abbey.

D'accordo i romanzi di miss Radcliffe le avevano infuso il coraggio per iniziare a scrivere, ma era l'abbazia che alimentava la sua creatività. Wolfinger Abbey si ergeva in cima alla scogliera, avvolta nella nebbia, cupo e minaccioso gigante di pietra grigia che si stagliava contro il cielo livido, dimora per secoli dei conti di Ravenscar.

Quali segreti custodiva? Prudence se lo era chiesto fin da bambina, quando aveva inventato racconti di morte e distruzione, di passioni e delitti ambientati fra le mura dell'abbazia. Correva voce che nei suoi sotterranei ci fosse un dedalo di gallerie, usate in passato da banditi e contrabbandieri. 

Con suo disappunto, Prudence non aveva però mai trovato lo sbocco di nessuna di queste.

Prudence e gli altri bambini del villaggio si erano sfidati spesso a oltrepassare i minacciosi portoni o a entrare nel cimitero dove erano sepolti i monaci che un tempo avevano vissuto nell'abbazia. [...] era deserta da tempo [...] rimaneva, antica e imponente sentinella gotica. Come menhir immutabile teneva gelosamente racchiusi a sé i suoi misteri e attendeva con pazienza sangue nuovo. 

Alcuni sostenevano che fosse abitata dai fantasmi dei marinai che erano morti naufragando contro gli scogli sottostanti. Altri dicevano che fosse maledetta dal sangue malvagio dei Ravenscar che vi avevano abitato... 






Qui trovate gli stralci più belli: