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Il Romanticismo nacque in Germania nel 1799 ad opera di un gruppo di intellettuali: Friedrich e August Schlegel, Novalis, Tieck.
https://novalisinniallanotte.blogspot.it/
Dalla Germania il Romanticismo si diffuse in Inghilterra, con Byron, Shelley, Walter Scott, Wordsworth e Coleridge;
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/commenti-e-analisi-allendymion-di-john.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/09/byron-commento-al-manfredi-caino.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/07/george-byron-i-versi-piu-belli-e-i.html
in Francia le idee romantiche furono divulgate da Madame de Stael, de Musset, Hugo, Balzac, Stendhal; in Russia il Romanticismo si espresse attraverso Puskin, Gogol', Lermontov.
In Italia la prima generazione romantica si riunì intorno al giornale "Il Conciliatore", ben presto soppresso dalla censura austriaca. Esponenti del Romanticismo italiano furono Berchet, Manzoni, Pellico; http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/manzoni-la-morte-di-ermengarda.html
una posizione particolare fu quella di Giacomo Leopardi il quale si dichiarò ostile alle idee romantiche ma, nonostante ciò, fu il vero creatore in Italia della lirica romantica.
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/07/commento-introduttivo-leopardi-e-ai.html
Queste sono le principali caratteristiche del movimento:
- Se gli uomini del secolo precedente, gli Illuministi, avevano avuto fiducia nella Ragione e nella sua capacità di illuminare le menti, di sconfiggere l'oppressione e l'ignoranza, i Romantici si rivolgono al sentimento. La Ragione, infatti, li ha delusi, portando, invece della pace e del benessere promessi, la violenza della Rivoluzione Francese e del dominio napoleonico e appiattendo la complessità della vita in schemi rigidi. (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2020/10/dallilluminismo-al-preromanticismo.html)
Viceversa, il sentimento soggettivo e individuale, appare in grado di mettere l'uomo a contatto con una realtà che sfugge all'analisi troppo schematica della Ragione e si sfaccetta in mille contraddizioni e sfumature.
- L'uomo romantico, guidato dal sentimento, aspira a grandi ideali, vuole espandere la sua anima verso l'Infinito, ma al tempo stesso si sente prigioniero di una realtà squallida e ottusa, che non comprende i suoi slanci, anzi li deride, tutta volta com'è alla ricerca di un meschino benessere. Scaturiscono da qui il profondo pessimismo e quel conflitto tra ideale e reale che tormenta l'eroe romantico e lo fa sentire in contrasto con la società che lo circonda. Tale contrasto sfocia spesso in una ribellione eroica e inutile dalla quale l'eroe esce vinto, ma nobilitato dalla sua stessa sconfitta. A questo atteggiamento di coraggiosa ribellione accompagnato dalla consapevolezza della sconfitta si dà il nome di Titanismo, dai Titani, i mitici giganti che, ribellatisi al dominio di Zeus, tentarono di dare la scalata all'Olimpo, ma furono precipitati giù dal re degli dei.
- Un'altra caratteristica del Romanticismo è l'interesse per la storia e per il passato, nel quale l'uomo romantico ricerca le sue radici. Al culto del passato si collega la nascita del sentimento nazionale, ovvero la consapevolezza di appartenere a un popolo accomunato dalle stesse tradizioni, lingua, religione, cultura e pertanto desideroso di veder riconosciuta la sua individualità.
è questa infatti l'epoca delle grandi rivoluzioni nazionali nel corso delle quali molti paesi dell'Europa, tra cui l'Italia, hanno conquistato l'indipendenza e l'unità.
- Rinasce il sentimento religioso in contrapposizione al materialismo e all'ateismo del secolo precedente e mutano la concezione dell'amore e della natura.
Sul piano culturale si assiste al sorgere di una nuova visione della letteratura e dell'arte basata sul rifiuto delle regole e dell'espressione autentica e spontanea del sentimento.
Non più condizionato dalla misura della strofa, dall'obbligo di rifarsi a modelli precostituiti, il poeta si affida all'ispirazione e solo da essa si lascia guidare: il componimento pertanto dura finché dura l'ispirazione stessa dell'autore. I romantici valorizzano inoltre la poesia popolare e ingenua nella quale colgono il manifestarsi delle caratteristiche più genuine e profonde di una nazione.
Il poeta romantico, pur essendo in contrasto con la società in cui vive, ritiene di avere una missione da compiere; si sente coscienza e guida di coloro che condividono i suoi ideali e, attraverso la poesia, trasmette i grandi valori in cui crede: la libertà, l'amore per la patria, integrità morale ai suoi ideali e principi, praticati e difesi fino alla morte.
Non mancano le losche figure degli eroi del male, agitati da passioni violente, ma comunque grandi e affascinanti nella loro negatività.
Nella seconda metà dell'Ottocento, il Romanticismo si stempera in forme sempre più languide e sentimentali; l'Italia, sentendo il problema della riorganizzazione interna del paese, sente il bisogno di una letteratura che affronti aspetti reali e concreti: nasce il Verismo.
AMORE E NATURA NELLA SENSIBILITà ROMANTICA
Tra i diversi aspetti del Romanticismo un posto di primo piano occupa indubbiamente il sentimento che viene concepito come un valore assoluto e incontestabile dell'animo umano. Attraverso esso l'individuo manifesta pienamente ed autenticamente se stesso e si pone in rapporto con gli altri. Se la ragione rappresenta l'ordine, la legge, le convenzioni sociali, il sentimento è passione, libertà assoluta, ribellione alle leggi e alle convenzioni, estremo individualismo e soprattutto fonte di ispirazione artistica. Per i Romantici infatti l'arte, nelle sue varie manifestazioni, è espressione dell'io dello scrittore che ha bisogno di espandersi liberamente, abbandonandosi al flutto dell'ispirazione senza essere frenato da regole prefissate. Questa ricchezza sentimentale si esplica in una vasta gamma di sfumature che vanno dall'amore per la donna all'amore per la patria, dalla sensibilità per la natura all'inquietudine interiore e alla noia esistenziale. Gioia e dolore, slancio vitalistico e angoscia, vita e morte sono infatti le contrastanti componenti dell'anima romantica.
In questo contesto l'eterno tema dell'amore viene rivissuto con particolare intensità e si arricchisce di nuove sfacettature.
Nasce un nuovo modello di amore che si manifesta sia nei comportamenti sia nelle forme letterarie, affiancandosi all'amore stilnovista e petrarchesco.
L'amore romantico viene visto come una passione profonda che assorbe in sé ogni altro sentimento, è una forza misteriosa che sfugge a ogni dominio della ragione e potenzia lo spirito vitale dell'individuo.
Se l'amore stilnovista era depurato di qualsiasi riferimento alla fisicità della donna tramutata in uno spirito, una "creatura celeste" "venuta da cielo in terra a miracol mostrare", l'amore romantico è comunione totale di anime e corpi: i sensi non vengono negati ma spiritualizzati, la forza e la purezza del sentimento li smaterializzano e li nobilitano. Mancano, di solito, i riferimenti concreti alla fisicità dell'uomo o della donna; il desiderio amoroso dell'uomo si manifesta sotto forma di agitazione nervosa, slancio, emozione; la figura femminile è immateriale, gracile, eterea. Il suo viso pallido, illuminato dalla profondità intensa degli occhi e circondato da capelli neri, esprime sensibilità, delicatezza e tutte le sofferenze interiori dell'Io romantico.
Raramente l'amore romantico ha un esito felice. Di solito è travagliato, osteggiato dal mondo circostante e si conclude tragicamente. Il connubio amore-morte è una costante della letteratura romantica [ed è pure una canzone dei Cradle of Filth, eh eh *_* , oltre che il nome di un'ottima band Sympho Black dalla Bulgaria. Nota di Lunaria].
Essendo questo sentimento così totale e travolgente esso riesce a trovare pieno appagamento solo nei regni del sogno e della morte, dove può finalmente liberarsi da tutti i limiti e i condizionamenti che il mondo reale impone.
I segni della nuova sensibilità romantica appaiono evidenti anche nel modo in cui è rappresentato il mondo della Natura. Al paesaggio campestre statico della poesia dei secoli precedenti, si sostituisce un paesaggio intensamente liricizzato nel quale il poeta proietta i suoi sentimenti.
Il poeta avverte una profonda sintonia tra la natura orrida e minacciosa e la cupa tristezza con cui guarda alla vita; ora sceglie luoghi malinconici, boschi autunnali e laghi per esprimere lo struggimento interiore. Se vuole dar voce ad uno stato di esaltazione e felicità, predilige albe o tramonti sereni, distese verdeggianti, notti illuminate dalla Luna. Si tratta sempre di luoghi selvaggi e puri, dove la Natura si manifesta allo stato puro, senza la presenza umana; predominano soprattutto i notturni, i chiari di luna, i paesaggi crepuscolari, le tinte dell'autunno, le desolate brume invernali. I Romantici vedono nella Natura i riflessi della loro condizione interiore ma anche un mondo misterioso, percorso da segrete vibrazioni che schiudono prospettive illimitate e mettono l'anima in contatto col sovrumano e il Divino; da qui la tensione verso l'Assoluto.
L'Eroe Romantico ama errare in luoghi esotici e misteriosi e quando non può farlo nella realtà crea con la fantasia terre lontane dove può sognare una vita autentica e felice anche se accompagnata da un'impossibilità di realizzarla. L'importante però è sognare, liberarsi del passato, dalla gabbia del presente, immergersi in epoche lontane (Medioevo, Grecia) coniugando l'evasione spaziale con la fuga nel tempo.
Vedi anche: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/introduzione-al-romanticismo-italiano.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/introduzione-al-romanticismo-tedesco.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/introduzione-al-romanticismo-inglese-in.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/il-romanticismo-in-sintesi.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/melchiorre-cesarotti-e-le-traduzioni.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/la-notte-preromantica-in-giuseppe.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/07/introduzione-al-preromanticismo-e-al.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/introduzione-alla-pittura-di-friedrich.html