"Dovremmo adesso analizzare quei romanzi nuovi, il cui unico pregio consiste nel sortilegio e nella fantasmagoria, ponendo innanzi a tutti "Il monaco", superiore senz'altro ai bizzarri slanci della fervida immaginazione della Radcliffe", scrive il "divino marchese" de Sade nelle "Idee sul Romanzo" e l'apprezzamento di una così grande autorità nel campo del Nero fa singolarmente onore al giovane Matthew Gregory Lewis e al suo Monaco, scritto in sole dieci settimane.
Lewis, nato a Londra nel 1775, giovane segretario di ambasciata, ha viaggiato in lungo e in largo per l'Europa; nel suo Monaco e nelle varie storie collaterali che illustrano e complicano la trama, Lewis attinge dai modelli tedeschi ("Il Visionario" di Schiller, http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/commento-al-visionario-di-schiller.html
"Lo stregone" di Weit Weber, leggende tedesche come quella della "Monaca sanguinante" (*) e dal "Faust" di Goethe) e francesi ("Il Diavolo in amore" di Cazotte, la "Justine" di de Sade, la letteratura anticlericale della Rivoluzione e l' "Auto da fé" di Gabiot), spagnoli, scozzesi, danesi (soprattutto dalla "Ballata di Alonso" e "Imogene"). Insomma, "il Monaco" riassume gli stimoli culturali e i dati della nuova sensibilità di tutta una generazione europea ed è come un sunto dei fermenti preromantici.
Questa la trama:
Ambrosio, priore dei domenicani di Madrid, soprannominato "l'uomo di Dio", è in odore di santità. Ma Satana ha deciso di punire il suo smisurato orgoglio e gli manda in convento la bellissima Matilde, travestita da monaco. Ambrosio cede alle lusinghe della carne e quando si stanca di Matilde si mette ad insidiare una delle sue penitenti, la bella Antonia. Con l'aiuto di Satana riesce ad introdursi nella camera della fanciulla ma viene sorpreso dalla vecchia madre; Ambrosio la strozza, poi fa bere ad Antonia un potente narcotico. Creduta morta da tutti, la fanciulla viene trasportata nei sotterranei della chiesa. E qui, nell'oscurità, fra le tombe, il frate la violenta e poi la trucida. (**)
Scoperto e denunciato alla Santa Inquisizione, Ambrosio viene arrestato, torturato e condannato al rogo.
Per sfuggire alla morte, tenta di stringere un patto con Satana e gli vende la sua anima; ma Satana non tiene fede al patto; gli rivela che le povere infelici che ha assassinato e violentato erano sua madre e sua sorella; poi si alza in volo con la sua preda tra le grinfie e giunto sopra orride montagne lo lascia precipitare.
Il libro provocò un enorme scandalo ed enorme fu il successo.
"Lo splendido cielo tempestoso del "Monaco" che copre e scopre con ardore senza precedenti il conflitto tra le aspirazioni alla più austera virtù e il desiderio carnale esasperato dalla più sottile provocazione", scriveva André Breton, "eserciterà un lungo fascino per tutto il XIX secolo".
E infatti non bisogna dimenticare quanto Victor Hugo deve a Lewis per il Claude Frollo di "Notre Dame de Paris" e per alcuni episodi dei "Miserabili" e quanto importante sia stata l'amicizia di Lewis per i grandi poeti inglesi Shelley e Byron.
Anche Charlotte Dacre stimava Lewis: https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2020/10/zofloya-di-charlotte-dacre.html
(*) La Monaca Insanguinata è lo spettro di una che, forzata a diventar monaca dei genitori, non resistendo agli stimoli del proprio temperamento "caldo e voluttuoso", si abbandona ad ogni sorta di eccessi, uccide ed è uccisa. è un tipo che si ritroverà nella Monaca di Monza del Manzoni. C'è da far notare che in gioventù Manzoni era stato assiduo lettore dei romanzi neri da progettare di scrivere un romanzo fantastico, idea che poi venne abbandonata. Altri autori italiani in parte influenzati da Ann Radcliffe e dai romanzi neri sono Guerrazzi, Giulio Carcano e Antonio Ranieri. Per approfondimenti vedi: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2018/01/la-fanciulla-perseguitata-nei-romanzi.html
(**) Da ricordare che Lewis stesso fu influenzato dalla lettura di romanzi come "Intrigues monastiques ou l'Amour encapuchonné", 1739, ove un confessore assassina la giovinetta che ha disonorato e "Les victimes cloitrées", dramma di Monvel (1791) dove un malvagio prete fa chiudere in convento una fanciulla di cui vuole abusare.
AGGIUNGO QUESTO APPROFONDIMENTO
(*) La Monaca Insanguinata è lo spettro di una che, forzata a diventar monaca dei genitori, non resistendo agli stimoli del proprio temperamento "caldo e voluttuoso", si abbandona ad ogni sorta di eccessi, uccide ed è uccisa. è un tipo che si ritroverà nella Monaca di Monza del Manzoni. C'è da far notare che in gioventù Manzoni era stato assiduo lettore dei romanzi neri da progettare di scrivere un romanzo fantastico, idea che poi venne abbandonata. Altri autori italiani in parte influenzati da Ann Radcliffe e dai romanzi neri sono Guerrazzi, Giulio Carcano e Antonio Ranieri. Per approfondimenti vedi: http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2018/01/la-fanciulla-perseguitata-nei-romanzi.html
(**) Da ricordare che Lewis stesso fu influenzato dalla lettura di romanzi come "Intrigues monastiques ou l'Amour encapuchonné", 1739, ove un confessore assassina la giovinetta che ha disonorato e "Les victimes cloitrées", dramma di Monvel (1791) dove un malvagio prete fa chiudere in convento una fanciulla di cui vuole abusare.
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