"Il teschio non diserta mai la maschera che occhieggia, la vita non è che l'abito a sonagli che il Nulla indossa per tintinnare prima di stracciarselo di dosso. Che cos'è il Tutto? Nient'altro che il Nulla: esso si strozza da sé, e giù s'ingoia voracemente: ecco a che si riduce la perfida ciarlataneria secondo la quale esisterebbe qualcosa! Se infatti una sola volta lo strozzamento sostasse, il Nulla balzerebbe evidente agli occhi degli uomini da farli inorridire; i folli chiamano eternità questo fermarsi! Ma no, è proprio il Nulla invece, la morte assoluta - poiché la vita consiste solamente in un ininterrotto morire."
"Tu ne sai di più, esorcizzatore di demoni - e sopra questo pantheon caduto in rovina se ne erge un altro meraviglioso, che raggiunge le nuvole ed in cui gli Dei che siedono tutto intorno e che sono colossali, possono veramente levarsi senza battere il capo contro il soffitto - se fosse vero, allora bisognerebbe non smettere mai di tesserne le lodi e varrebbe la pena di guardare come qualche incommensurabile spirito si rapportasse al suo incommensurabile spazio e non avesse più bisogno di strangolare e odiare per essere grande, bensì potrebbe ascendere libero al cielo per troneggiare lassù con il suo piumaggio spiegato."
"Io voglio guardare furente nel Nulla e affratellarmi con lui, in modo da non avvertire più residui umani quando infine mi ghermirà! Con te, vecchio alchimista, vorrei mettermi in cammino; solo, non devi mendicare per ottenere il cielo - non mendicare - espugnalo piuttosto, se ne hai la forza... smettila di mendicare; ti disgiungo a forza le mani! Ahimé! Che è questo - anche tu non sei che una maschera e mi inganni? Non ti vedo più, Padre - dove sei? Al tocco delle mie dita tutto si riduce in cenere e sul suolo non resta altro che una manciata di polvere, mentre un paio di vermi satolli strisciano via di soppiatto come morali oratori funebri che si siano rimpinzati troppo al banchetto commemorativo. Spargo questa manciata di polvere paterna nell'aria, e che cosa rimane - Nulla! Di fronte sulla tomba, il visionario ancora indugia e abbraccia il Nulla! E l'eco nell'ossario chiama per l'ultima volta - Nulla!"