"La Contessa Nera" di Rebecca Johns




Un libro, che sotto forma di romanzo biografico, si addentra nella vita e nella psiche di Erzsébet Bàthory, soffermandosi anche nell'analisi della situazione socio-politica dell'Ungheria del 1600, e della famiglia reale di Erzsébet.

"Madre. Amante. Strega. Assassina. A volte il male è l'unico modo per difendersi."

"Era una dolce mattina brumosa di giugno e le grigie mura in pietra degli spalti merlati erano cosparsi di licheni verdi e tralci di edera in fiore. Una sottile nebbiolina bianca si librava sul castello e sul ponte di legno che collegava la fortezza con l'esterno. Gli ospiti non erano ancora partiti e alcuni, ruzzolati sull'erba del giardino durante la notte, si erano persino sistemati a gruppetti di due o tre a dormire qua e là, avvolti nei mantelli. Mi nascosi dietro le siepi di tasso per non farmi vedere, dirigendomi verso l'ingresso principale del castello interno e oltrepassai il ponte di legno sulla palude. Lì il sole fece capolino e illuminò le canne di una luce dorata, mentre gli aironi si muovevano silenziosi sulle loro gambe sottili in cerca di pesci e rane, e gli insetti si levavano in volo al mio arrivo. Alla fine raggiunsi le mura più esterne e di lì la strada che conduceva oltre la palude in un declivio erboso. Un boschetto di biancospini nascondeva parzialmente la vista della pianura, ma l'odore penetrante del fango e delle canne, l'aroma fertile della terra ancora intatta permeavano ogni cosa."

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